L’economia del mare è in crescita nelle Marche.
Lo evidenzia il V rapporto Italian Maritime Economy di SRM-Centro studi sul Mezzogiorno. Le Marche rappresentano su scala nazionale il 4% dei traffici del Mediterraneo e il 14% del centro Italia, con oltre 7300 imprese collegate alla filiera del mare, tra trasporti marittimi, cantieristica, logistica, passeggeri, filiera ittica, alloggio e ristorazione.
Il valore aggiunto generato dalla Blue economy è di circa 1,5 miliardi di euro. Il 30% dell’import-export complessivo della nostra regione, circa 5,6 miliardi di euro, viaggia via mare: in crescita del 10% rispetto al 2016. Gli scambi maggiori avvengono con Middle East e Nord Africa.
Nel principale scalo marchigiano – Ancona – sono state movimentate circa 11milioni di tonnellate di merci e il traffico dei traghetti è stato di 4,7 milioni di tonnellate (+4,9% sull’anno precedente).
Il traffico gomma-mare che parte dal capoluogo marchigiano è per il 29% italiano e per il 71% estero (il 34% da Europa Occidentale, il 32% da Europa Centrale e il 5% da Europa dell’Est). La Grecia fa la parte del leone con l’83% dei movimenti, l’Albania è al 13% e la Croazia al 4%. Il traffico passeggeri segna un +8% con circa 11milioni di unità, alle quali si aggiungono oltre 52mila croceristi.