La costituzione del FLAG Marche Centro vuole incentivare e valorizzare le imprese di pesca e le attività correlate, puntando sulla qualità delle produzioni ittiche locali. Un intervento che dialoga con il patrimonio culturale legato alle tradizioni della pesca e della cucina marinara.

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I soggetti partner

Il FLAG Marche centro è un organismo del quale fanno parte una molteplicità di attori come enti pubblici, comuni, università, realtà private quali associazioni e organizzazioni che operano nel settore della pesca e altri soggetti.

Organigramma
COMPONENTE PUBBLICA
  • Comune di Ancona
  • Comune di Falconara Marittima
  • Comune di Potenza Picena
  • Comune di Porto Recanati
  • Comune di Civitanova Marche
  • Università Politecnica delle Marche
  • Università degli Studi di Camerino
  • Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)
  • Camera di Commercio delle Marche
COMPONENTE PESCA
  • Federazione nazionale delle imprese della pesca
  • Federcoopesca
  • Lega Coop Marche
  • Associazione produttori pesca – Ancona
  • CO.GE.VO. Ancona
  • Associazione civitanovese produttori ittici
  • Organizzazione di produttori della pesca di Civitanova
  • AGCI AGRITAL
ALTRO
  • Banco Marchigiano Credito Cooperativo s.c.
  • Banca di Ancona e Falconara Marittima Credito Cooperativo s.c.
  • Associazione “Penelope – Donne nella pesca”

Da alcuni dei partner del FLAG Marche Centro nasce il CISP Centro Innovazione e Sviluppo della Pesca

70

di costa

200

abitanti

5000

di sbarcato

430

imprese

1500

addetti

L’area territoriale del FLAG MARCHE CENTRO si estende dal Comune di Falconara Marittima a quello di Civitanova Marche, per un tratto di costa pari a circa 70 km, premiata dalla FEE (Foundation for Environmental Education) con il riconoscimento di numerose bandiere blu che sanciscono l’ottima qualità delle acque di balneazione e la cura prestata per la protezione dell’ambiente marino.

Comprende oltre 198mila abitanti, pari a quasi il 13% della popolazione marchigiana.
Si tratta di un’area con una forte capacità di attrazione e dinamiche demografiche che ne esaltano non solo la capacità di inclusione socio-economica, ma anche la qualità della vita.

L’area costiera del FLAG riveste un ruolo strategico anche per il settore della pesca, con la presenza dei porti di Ancona e Civitanova Marche, ovvero 2 dei 4 porti di pesca più importanti della regione. Su questo asse si innestano e si sviluppano l’infrastruttura logistica e gli snodi di collegamento, che favoriscono un’aggregazione virtuale e sostanziale degli interessi e delle relazioni tra i comuni di “frontiera” delle province di Ancona e Macerata.

Le marinerie di Ancona e Civitanova sono storicamente legate, in quanto l’attività peschereccia anconetana venne avviata intorno al 1920 dai pescatori civitanovesi. Entrambi i porti hanno registrato un trend in calo delle specie sbarcate, dal 2007 al 2011 per Ancona e nel 2013 per Civitanova Marche. Successivamente questo trend ha subito un’inversione, registrando il valore di 5mila tonnellate di sbarcato nel 2018.

Triglia di fango
Aragosta
Nasello
Seppia

La triglia di fango è la specie maggiormente sbarcata in entrambi i porti, mentre la specie che registra il maggior valore commerciale è l’aragosta. Altre specie che risultano importanti, sia per i quantitativi sbarcati che per il valore commerciale, sono: mazzancolle, naselli, sogliole, seppie e pannocchie (ISMEA, 2016). Questi dati riguardano la pesca delle specie demersali, ma va menzionata anche la pesca del pesce azzurro (alici e sardine), di fondamentale importanza per l’attività peschereccia del Mare Adriatico settentrionale e centrale ed in particolare per il porto di Ancona. Nell’ultimo decennio i modelli di valutazione delle risorse ittiche mostrano una forte diminuzione di molti di questi stock, accompagnata da un generale decremento delle catture e da una diminuzione della flotta peschereccia, suggerendo la necessità di elaborare misure di gestione per il ripopolamento di tali specie (GFCM 2014, 2015).

Nell’area sono circa 1513 le persone addette al settore pesca/acquacoltura/trasformazione e commercializzazione e il numero di imprese con collegamenti diretti alla pesca/acquacoltura/trasformazione e commercializzazione è di 429 unità.

Il mare Adriatico Settentrionale e Centrale si colloca al primo posto per numeri di giorni in mare (Fishing Day), guadagni (Income) e sbarchi (Tonnes). La regione Marche rappresenta il 45% delle catture italiane (Tot) e risulta essere la principale regione per l’attività della piccola pesca (small scale fishery), della draga idraulica (boat dredge), dello strascico (bottom otter trawl) e della volante (pelagic pair trawl).

Questo territorio ha come punti di forza l’alta qualità della produzione ittica locale, un vasto patrimonio culturale legato alle tradizioni della pesca e della cucina marinara, una consistente flotta peschereccia.